domenica 15 dicembre 2024

80 anni fa la morte in combattimento di Antonio Giuriolo, il Capitan Toni dei Piccoli maestri

Giovedì 12 dicembre scorso ricorrevano gli 80 anni dalla morte del grande Antonio Giuriolo. Un mio articolo per L'AltraMontagna ne tratteggia la figura e le circostanze della morte.

    Qui il link.



domenica 18 agosto 2024

Articoli di giugno, luglio e agosto per L'AltraMontagna

 Condivido di seguito i link degli articoli scritti negli ultimi mesi per L'AltraMontagna


Monte Cimone: si scava per trovare i caduti della mina del 1916. Una scelta mossa da buone intenzioni, ma che solleva anche qualche dubbio

Qui l'articolo completo.


Alta via dei montecchiani ribelli: un sentiero che dalla pianura devastata da un "consumo fuori scala" sale nelle Terre alte fra storia, memorie e natura

Qui l'articolo completo.



A ottant’anni da due stragi nazifasciste. Quell’estate di violenza è un monito per chi sale in montagna in cerca di riposo e di pace

Qui l'articolo completo.


mercoledì 8 maggio 2024

Adunata degli Alpini a Vicenza: un'occasione per riscoprire Giuriolo, Meneghello e Rigoni Stern: articolo per "L'altraMontagna"

Vicenza ospiterà la 95esima Adunata Nazionale degli Alpini. Tra le fanfare, la festa, la memoria dei caduti e qualche inevitabile concessione alla retorica, l’Adunata potrebbe anche essere l’occasione per riscoprire tre grandi alpini vicentini, accomunati dal no al fascismo.

 Per leggere l'articolo completo, cliccate qui.

domenica 28 aprile 2024

"So di essere fra montagne amiche": articolo per "L'altramontagna"

A fine aprile 1944 un pesante rastrellamento tedesco investiva le formazioni “Giustizia e Libertà” nelle valli del cuneese: la IV banda di Nuto Revelli riusciva però a sganciarsi infliggendo gravi perdite agli attaccanti.

Qui l'articolo completo apparso su "L'altramontagna".


domenica 14 gennaio 2024

Inizio collaborazione con "L'AltraMontagna"

Care lettrici e cari lettori,

con gioia vi annuncio l'inizio della collaborazione con la rivista online "L'AltraMontagna"

Inauguro questa nuova esperienza, per la quale ringrazio l'amico Pietro Lacasella, con un articolo in cui racconto una storia poco nota ai più, quella relativa a una straordinaria rete di salvataggio che operò in Veneto durante la Shoah. 

Potete leggere l'articolo completo cliccando qui.



lunedì 1 gennaio 2024

Un augurio dal Paese silenzioso

Care lettrici e cari lettori,
dopo l'ennesimo lungo silenzio torno per porgervi il mio più caro augurio per un sereno 2024. Lo faccio recuperando dal mio primo libro, quel Paese silenzioso da cui tutto ha avuto origine, un personaggio dimenticato, a cui mi sono trovato a pensare in questi giorni, Toni Oche. Buon anno!

«Di Toni Oche quasi nessuno più si ricorda in paese. 
- Sono passati troppi anni - dice Bepi. - Pensa che è un mio ricordo giovanile…
Chi era Toni Oche? La sua è una voce che si perdeva tra le vie del paese, la notte che vedeva passare l’anno vecchio. Non fosse per Bepi che me ne ha parlato potrebbe non essere mai esistito. Eppure nel coro di voci che sento quando attraverso i vialetti coperti di ghiaia del cimitero ora c’è anche la sua. E  mi pare di sentirlo mentre canta la sua canzone.

Bonì, bon ano, bon capo dell’ano
bone feste,bone minèstre
boni capòni, boni minestroni
‘Na borsa de oro, una d’argento
Dème ‘na man, ca so’ contento!

Era povero davvero Toni Oche
Così, la notte di capodanno, passava a cantare gli auguri e a promettere una preghiera, chiedendo in cambio quel che i paesani potevano offrirgli: un pugno di nosèle (nocciole), una tazza di brodo (da consumarsi preferibilmente all’istante), o magari un uovo. Faceva il giro delle stalle, nelle quali i paesani attendevano il nuovo anno al tepore delle bestie, raccontando storie e pregando il Segnore per la buona stagione». 

Il paese silenzioso, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone 2012, pp. 115-116.

lunedì 16 ottobre 2023

16 ottobre 1943

Oggi ho letto nelle mie classi alcuni passi di 16 ottobre 1943 di Giacomo Debenedetti (Einaudi, 2001), un libro straordinario per ciò che racconta e per come lo racconta. Scritto poco dopo la liberazione di Roma, a guerra ancora in corso, è un testo che tutti dovrebbero leggere, scritto con un linguaggio preciso, pulito, essenziale, di incredibile potenza.

«Il caposquadra si avanza verso di loro. Ha in mano una specie di cartolina scritta a macchina, di cui legge il testo in tedesco. Quelli non capiscono altro che il tono perentorio di minaccia. Si sciolgono i pianti delle donne e dei bambini. La S. ha avuto il tempo di sbirciare che, sull’elenco dei nomi, il suo non c’è. Questo le dà coraggio: come a vendicarsi dello schiaffo, strappa di mano al tedesco la cartolina. Il testo è bilingue. È lei che lo legge ad alta voce ai vicini:

1. Insieme con la vostra famiglia e con gli altri ebrei appartenenti alla vostra casa sarete trasferiti.
2. Bisogna portare con sé:
a) viveri per almeno otto giorni;
b) tessere annonarie;
c) carta d’identità;
d) bicchieri.
3. Si può portare via:
a) valigetta con effetti e biancheria personali, coperte ecc.;
b) denari e gioielli.
4. Chiudere a chiave l’appartamento. Prendere con sé la chiave.
5. Ammalati – anche casi gravissimi – non possono per nessun motivo rimanere indietro. Infermeria si trova nel campo.
6. Venti minuti dopo la presentazione di questo biglietto, la famiglia deve essere pronta per la partenza.

Venti minuti: neppure il tempo per lamentarsi. Meno di quanto occorra per fare fagotto. I bicchieri belli è meglio lasciarli a casa. E le valigette, dove trovarne una per ciascuno? I bambini ne vogliono una tutta per loro. Non seccate! Bisogna che i tedeschi non vedano dove stavano nascosti i manhood. Gioielli non ce n’è più, tutti da un nharèl. Le parole necessarie bisogna dirsele in ebraico, come si sa e si può – in quel gergo che pare un furbesco e ha sempre fatto sospettare che gli ebrei complottino – come si fa a parlare con quei due soldati entrati in casa a sorvegliare i preparativi?» (pp. 34-36).

Qui è possibile ascoltare l'intensa lettura di Moni Ovadia per "Ad alta voce" di Radio3: https://www.raiplaysound.it/audiolibri/16ottobre1943